Logistica per ospedali: il trasporto degli impianti
Il trasporto degli impianti medicali rappresenta senza dubbio una delle operazioni più importanti e delicate della logistica per ospedali. Sebbene spesso si tenda a considerare la logistica per ospedali nella sola ottica di materiali e forniture (lenzuola, rotoli di carta, salviette, abiti, ecc), la fase che riguarda il trasporto di impianti medicali gioca un ruolo altrettanto prezioso.
Apparecchiature come gli ecografi, l’arco a C, i mammografi, le colonne endoscopiche, le TAC, le risonanze magnetiche, gli angiografi e gli impianti di medicina nucleare devono essere movimentati con le dovute attenzioni, tenendo conto di aspetti essenziali per la sicurezza. Se pensiamo ad esempio ai grandi impianti, dovremo calcolare in anticipo la portata di carico del solaio e quindi del piano dell’ospedale dove andrà posizionato l’impianto stesso.
Questa consapevolezza ci porta a una prima considerazione: spesso il trasporto di impianti medicali deve essere preceduto dal sopralluogo di un tecnico, anche perché è sempre bene verificare, oltre alla struttura, l’accesso migliore alla sala designata.
E qui si aggiunge un altro tassello fondamentale: la flotta di mezzi. Trasportare impianti medicali a destinazione senza imprevisti e ritardi richiede veicoli e macchinari adeguati, per cui carrelli elettrici per consegne ai piani superiori degli edifici, carrelli manuali, sollevatori idraulici e martinetti, pattini per trasporto…
Occorrono, soprattutto, camion allestiti con gru, sponde idrauliche e sospensioni pneumatiche calibrate, il tutto manovrato da personale specializzato con le dovute qualifiche e abilitazioni. Mezzi del genere permettono di raggiungere l’ospedale senza intoppi, velocizzando le manovre di scarico e collocamento in sede con il minimo disagio per i pazienti e il personale medico.
Cosa si intende per trasporto “fino al POWER ON”
Il trasporto di impianti e dispositivi così complessi come quelli medicali non si conclude con la consegna. È opportuno infatti che gli apparecchi vengano quantomeno allacciati e cablati.
Noi di Logistica Futura gestiamo anche questa fase, di solito insieme al tecnico incaricato dall’ospedale, fino all’accensione della macchina (il cosiddetto “power on”). Al tecnico spetterà poi il compito di caricare i software e rendere la macchina operativa, verificando che tutto funzioni come previsto.
Quando poi arriverà il momento di cambiare l’impianto, saremo di nuovo al fianco dell’ospedale per la gestione della logistica inversa, e cioè dell’insieme di attività necessarie a trasportare il dispositivo in un centro di raccolta dedicato allo smaltimento.
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